La morte di Li, avvenuta nel febbraio 2020, aveva provocato uno sfogo di dolore e rabbia, rinnovato in occasione dell'imminente secondo anniversario
Oltre un milione di internauti cinesi rendono omaggio in questi giorni al medico di Wuhan Li Wenliang, quello che due anni fa segnalò per primo il diffondersi di una polmonite anomala che poi si scoprì essere il Covid-19. Per questo fu punito dalle autorità e poco dopo contrasse il virus e ne morì. Lo riferiscono alcuni media internazionali, segnalando la valanga di post in sua memoria apparsi sul suo profilo Weibo, il social network più diffuso in Cina, diventato una sorta di bacheca del dissenso. La morte di Li, avvenuta nel febbraio 2020, aveva provocato uno sfogo di dolore e rabbia, rinnovato in occasione dell'imminente secondo anniversario. Il 30 dicembre 2019, Li, che lavorava come oftalmologo presso l'ospedale centrale di Wuhan, aveva pubblicato un messaggio su un gruppo WeChat avvertendo i suoi colleghi medici di un'epidemia di un tipo di polmonite mai diagnosticata prima nel suo ospedale.
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